Siamo solo passeggeri smarriti.
Il primo giorno è già un’accozzaglia di imprevisti. Ed è iniziato alle 16. Vado in aeroporto e chiedo se è possibile inviare lo zaino direttamente a destinazione, non nella tappa intermedia, anche se ho due biglietti singoli e niente connessione. Sì. Controllo e il mio zaino è diretto a Las Palmas, Gran Canarie. Corro ai ripari: mi arriverà a Barcellona e mi arrangerò.
Il volo poi viene ritardato dalle 18.10 alle 19.40. Così, senza un dannato perché. Arrivo a Barcellona alle 21.10, invece che alle 19.40 (lo credo son partito quando dovevo arrivare) e addio volo per Oviedo delle 21.25.
Oviedo è quindi distante e il mio proposito di visitare la cattedrale di prima mattina, salutare Alfonso il Casto e fare almeno una tappa e mezza per portarmi avanti sui tempi e prendermi più tranquillo la parte impegnativa va a farsi benedire.
In compenso ho trovato un foglio sul “Dandy” in aereo e stasera dormo qua:
Astenersi moralisti. Non sarà lo spirito del Cammino ma non sono ancora in cammino: domani alle 13.10 finalmente (spero) partirò per Oviedo. E alle 14.40 inizierà il misticismo. Il grande senso di libertà c’è già tutto intanto, da Caselle in poi. In fondo non è così brutto essere passeggeri smarriti.
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