Se una parte essenziale dello stile maschile è, infatti, il rapporto con il sarto, con il vecchio negoziante che ha avuto modo di servire i veri signori che c’erano un tempo e che sempre meno ci sono oggi, è pur vero che non capita spesso di poterci permettere di andare a comprare il tessuto per un abito a Roma, spostarci a Napoli per farcelo confezionare, passare da Firenze per comprarci anche una valigetta che si abbini bene e concludere con una cravatta presa direttamente a Parigi, o fatta fare su misura.
Tempo e denaro vivono nella stessa equazione nei canali tradizionali: aumentando il primo, si riduce il secondo, e viceversa. Ma il web è una risorsa ed è anche il grande mare in cui sguazziamo in questo momento: l’e-commerce cresce sempre di più e – personalmente – lo trovo assai più dignitoso dei grandi magazzini. Mi spiego meglio: la bottega vecchio stile vince su tutto (totale personalizzazione dell’acquisto); il grande magazzino sta cannibalizzando la bottega perché 1) più economico, 2) con più scelta “pronta” (cioè non personalizzata); il web vince, perché la scelta è tendenzialmente aperta su tutto ciò che è acquistabile nel mondo.
Certo, bisogna saperlo fare. Ci sono una serie di portali interessanti, che sposano molto bene lo spirito del centro commerciale con quello del commercio on-line, selezionando i pezzi più affini al gusto generale del portale così come Harrod’s sceglie quali brand vendere… e ne parleremo in futuro. Ma dove ci può essere vero risparmio è là dove la vendita è diretta tra appassionati, cultori, gente di ogni tipo. In una parola, su Ebay.
Il mercatino delle pulci
Lo spirito deve essere, evidentemente, quello che si ha in un mercatino delle pulci, oppure in un negozio di articoli vintage di seconda mano. Solo che è aperto 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana (il fascino dei mercatini è altra questione, e anche di quello un giorno parleremo).
Come dal vivo, il requisito per trovare qualcosa di interessante è investire tempo: invece di fare ricerche molto specifiche (ad esempio brand+capo di interesse) è importante iniziare nel modo più ampio possibile (categoria abbigliamento uomo + brand) perché spesso i venditori usano termini chiave diversi da quelli con cui noi chiamiamo gli oggetti che ci interessano in quel determinato momento. E poi, c’è da dire, il bello dello shopping è anche innamorarsi a caso di articoli che non si cercavano.
Ordina per prezzo
Una volta definita la ricerca dell’oggetto che ci interessa, è preferibile ordinare i risultati in base al prezzo in modo crescente. E passare velocemente le prime pagine per trovarsi ad un livello accettabile di “realtà”, dove magari persone che non si curano dei loro oggetti o hanno bisogno di monetizzare in fretta fanno partire le aste da livelli bassi, sperando di vederle crescere in fretta. Non sempre i venditori hanno i risultati sperati, ma se noi siamo compratori non è un problema nostro: in più, eticamente, sarebbe poco carino rapinare chi è in stato di bisogno, ma effettivamente Ebay è talmente vasto che per me si può ancora vivere più come un gioco che come un “mercato nero”.
Stai lontano dai brand famosi
Non sei in via Montenapoleone, e i brand che maggiormente sviluppano marketing e valore del marchio rastrellano anche il web per evitare qualsiasi forma di svalutazione. Ci sono tanti designers, artigiani e produttori secondari non per qualità ma per fama, che possono offrire prodotti validissimi in rete. Meglio cercare quelli.
Salva le ricerche
Dicevamo che rifornire o impreziosire il guardaroba su Ebay richiede tempo, perché sia economicamente vantaggioso. Ecco, certe ricerche non offrono grandi risultati e allora si può attivare la notifica (legata ad un designer oppure ai parametri di ricerca che si è impostato) via mail che ci avvisi quando ci sono novità. Nessuno ci corre dietro, ed è per esempio un modo valido per rimpinguare collezioni (es. di gemelli).
Conosci te stesso
…e in questo caso le tue “misure”. Non ho detto “taglie”, perché le taglie cambiano da paese a paese, da marchio a marchio, addirittura di anno in anno e creano solo confusione. Intendo proprio le misure, in cm, che sono necessarie a capire quanto un capo possa andare bene. Comprare abiti su Ebay è già un’attività più evoluta del solito acquisto di calcolatrici o penne, e se anche in negozio serve sapersi orientare in base alle proprie dimensioni, qui diventa essenziale. Il mio consiglio è di prendere l’abito che vi sta meglio addosso, un metro di quelli da sarto, e calcolare (per poi richiedere al venditore se non le indica) le seguenti misure: per la parte superiore del corpo, ad esempio giacche, larghezza del petto (da ascella ad ascella), vita, lunghezza totale del capo, lunghezza della manica e larghezza delle spalle; per la parte inferiore, ad esempio per i pantaloni, vita, cavallo, lunghezza del pantalone (la banda rossa dei carabinieri per intenderci), lunghezza della gamba (presa all’interno dall’inguine al fondo), larghezza della gamba al ginocchio, alla caviglia e alla coscia. Un trucchetto potrebbe essere chiedere queste misure ad un amico sarto che le sa prendere meglio di voi…
Conosci Ebay
- Prima regola: non dare niente per assodato. Se ci sono dubbi, c’è uno strumento di messaggistica apposito per fare domande, ed è opportuno farle.
- Seconda regola: controlla sempre le regole per il reso. Su articoli come capi di abbigliamento il margine di errore c’è, e anche mettendo in preventivo qualche aggiustamento (orli in primis) bisogna sapere se si può restituire o no.
- Terza regola: su Ebay, le aste si vincono negli ultimi minuti. Mettetevi una sveglia o un promemoria, e fate in modo di essere sulla pagina dell’oggetto che vi interessa negli ultimi 2 minuti in cui potete fare offerte, per valutare se ne valga ancora la pena o per controllare che nessuno vi freghi per pochi centesimi l’affare del giorno.
- Il risparmio possibile su Ebay in ambito vestiti arriva al 40% o addirittura 60% in alcuni casi, ma sono necessari alcuni accorgimenti…
Accorgimenti generali
Personalmente, se compro accessori o vestiti usati, preferisco che siano di gusto vintage. Il che giustifica che non me li sia fatti fare su misura, o che non sia andato direttamente dal negozio del brand a prendermeli. In più, l’usato ha dinamiche diverse di prezzo rispetto alla logica dell’outlet (online o offline) e permette migliori affari. Per esempio, se trovate un annuncio con foto orribili, fatte col cellulare, ma una descrizione nello specifico molto approfondita è un buon segnale: significa che il venditore non è professionista, che è un amatore e che la transazione è davvero singola. Se il giudizio è buono (e quindi non è proprio una truffa), saprete che gran parte dei compratori passeranno oltre non leggendo e guardando solo le figure, per cui avrete più possibilità di agire efficacemente.
Altro accorgimento in caso di brand è avere ragionevole certezza che non si tratti di merce contraffatta. Al di là di tutti gli ovvii motivi per cui la contraffazione è male, rischiate di prendervi prodotti di pessima qualità, coprirvi di ridicolo e rimanere fortemente delusi da quello che vi sembrava un affare: occhio quindi a Cina e Taiwan, ma soprattutto fate riferimento ai dettagli che potete conoscere degli originali o alla policy del reso (chiedete esplicitamente la possibilità di rimborso in caso di non autenticità).
ETSY
E infine mi confesso: non sono solito acquistare abiti o vestiti su Ebay. E’ successo, più per caso che per volontà, ma mi sono impratichito un po’ con il mondo – più semplice e divertente – degli accessori. Cravatte, gemelli, e chi più ne ha più ne metta. In questo magico mondo, mi sono molto divertito anche su un altro portale, dalle dinamiche un po’ differenti, che non funziona ad “aste” ma proprio come aggregatore di e-shops. Si tratta di Etsy: meraviglioso per chiunque abbia gusti un po’ steampunk come me.
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1 Comment
Ottimi suggerimenti dai quali anche noi signore possiamo trarre spunti . Grazie
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