Allenamento… Oggi sono un po’ così. In fondo, se non fosse un periodo confuso, non cercherei chiarezza ed un po’ di solitudine.
Ieri sera, passeggiando in città ho respirato un fondo dell’aria frizzante, ho guardato il cielo ed ho pensato che in quel momento avevo già lo spirito del cammino: quell’approccio contemplativo in cui ciò che ti circonda ti fluisce dentro, attraverso ogni senso. Nuvole in cielo, contrasti della controra tra luce ancora quasi diurna ed edifici in ombra, profumo d’ozono e carezza di brezza: poi, un istante dopo, si sono accesi i lampioni e s’è rotto l’incanto…
…E così ricomincia il mio personalissimo secondo count-down pre-partenza (il primo terminava il 25 luglio, ma è stato sopraffatto dagli eventi). Il weekend alle porte sarà il momento di tirare le fila del discorso, riempire lo zaino e fare il classico salto da Decatlon per tutto quel che manca. Confesso di essere un po’ emozionato (e chiunque mi passi attorno in questo periodo se ne accorge, con quanto rompo su ‘sto viaggio neanche fossero “sette anni in Tibet”) ed impaziente: non cambierà nulla, ma non ho mai avuto così tanto tempo per star da solo con il mio cervello. Ci piaceremo?
C’è di sicuro che, poco fa, bevendo un gin tonic con un 78enne, mi sono sentito citare Longanesi con una bella frase, auspicabile quasi come epitaffio: “Voglio che quando la Morte arriverà, mi trovi vivo“. Direi che anche questo è lo spirito, ed è questo l’allenamento di cui ho bisogno non per il cammino, ma per quando tornerò.
7 Comments
OF MONSTERS AND MEN – LITTLE TALKS
Hey! Hey! Hey!
I don’t like walking around this old and empty house.
So hold my hand, I’ll walk with you my dear
The stairs creak as I sleep,
it’s keeping me awake
It’s the house telling you to close your eyes
Some days I can’t even dress myself.
It’s killing me to see you this way.
‘Cause though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore.
Hey! Hey! Hey!
There’s an old voice in my head
that’s holding me back
Well tell her that I miss our little talks.
Soon it will all be over, buried with our past
We used to play outside when we were young
and full of life and full of love.
Some days I don’t know if I am wrong or right
Your mind is playing tricks on you my dear.
‘Cause though the truth may vary
This ship will carry our bodies safe to shore
Hey!
Don’t listen to a word I say
Hey!
The screams all sound the same.
Hey!
Though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore
You’re gone, gone, gone away,
I watched you disappear.
All that’s left is a ghost of you.
Now we’re torn, torn, torn apart,
there’s nothing we can do,
Just let me go, we’ll meet again soon.
Now wait, wait, wait for me, please hang around
I’ll see you when I fall asleep.
Hey!
Don’t listen to a word I say
Hey!
The screams all sound the same.
Hey!
Though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore
Don’t listen to a word I say
Hey!
The screams all sound the same.
Hey!
Though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore
Though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore
Though the truth may vary
this ship will carry our bodies safe to shore
Non guarderò al tuo stile, cercherò nei tuoi contenuti. Buon Cammino
Senti, bello mio, sei stucchevole come un programma della D’Urso, auto-celebrativo come un dittatore della Corea del Nord e narciso come una quindicenne.
Resta a casa, coltiva il tuo giardino, butta ogni marchingegno elettronico e smettila di svilirti: puoi essere molto di più di quel che dimostri di essere.
Hai deciso di intraprendere il cammino animato dal peggiore spirito possibile.
Beh, caspita, come primo commento mi aspettavo qualcosa di diverso. Un blog può essere uno strumento per parlare di un argomento e anche un po’ di se stessi. Un cammino, un viaggio, può essere vissuto in tanti modi, a seconda di come una persona è o di come è “nel momento” in cui si trova.
Mi spiace leggere che un po’ di ironia viene presa per tutte queste cose così negative. Alla peggio asciugherò sempre più i contenuti solo per lasciare note tecniche, come volevo fare all’inizio prima di farmi prendere la mano, o forse farò un passo indietro e cancellerò tutto. A parte il riferimento lusinghiero a Kim-Yong-Un, mi dispiace che quel che mi passa per la testa venga letto solo come auto celebrativo.
Grazie del commento comunque, e buen camino…
Giovanni, non dar retta a chi si permette di dare simili giudizi, che in realtà sono offese stupide e gratuite, dopo aver letto poche righe. Ma chi si crede di essere sto Francesco? Scrivi quello che senti e che pensi e vivi il tuo Cammino come meglio credi. Buen camino davvero.
Onestamente, Giovanni, la tua risposta mi ha positivamente colpito. E tanto. Immagino tu abbia colto il senso delle mie “gratuite” cattiverie. Il mio è un invito a sparire un po’ dal mondo, a liberarti dalle scorie di roba come i social network (dunque anche da me). Non cercare alcuno specchio in cui riflettere i tuoi pensieri, anche i più superficiali, perchè questo ti impedirá di spogliarti di quel che non ti serve (nel cammino come nella vita). Hai la fortuna di fare il cammino – perchè, credimi, una simile esperienza è un privilegio, oggi, e non un sacrificio – dunque non sprecarla.
Infine, scrivi, scrivi quanto vuoi. L’inconsistenza della tua prosa inizia laddove tu inizi a descriverti come un grande asceta metropolitano.
Per il resto, diffida dalle persone che “tifano” per te: hai bisogno di dialogo, anche corrivo, e non di pacche sulle spalle digitali.
Caro Francesco, la mia risposta era motivata dal fatto che ero stupito e un po’ amareggiato da una reazione che non mi aspettavo, ma al tempo stesso non sei il primo che legge in maniera a dir poco stucchevole e contraddittoria il fatto che parta per starmene da solo, e faccia un blog per farmi “pubblicità”.
In realtà, come sempre accade, ci sono motivazioni diverse che gli effetti finali non rivelano. Motivo per cui queste tue parole mi rincuorano molto ed anzi, sono da me quasi pienamente condivise 🙂
Tra l’altro l’autoreferenzialità e l’onanismo da grafomane che mi imputavi, sono affermazioni fastidiose quanto veritiere. Inutile negarlo… volevo essere tecnico e mi sono già fatto prendere la mano prima di partire. Magari quando sarò in viaggio non scriverò più. O posterò solo foto (non porto una macchina, solo l’iPhone, quindi almeno me le organizzo per tappa). Oppure terrò aggiornati quelli che mi aspettano a casa e sentirò molto poco, così da ridurre gli eventuali racconti post ritorno al minimo (“ah, sì, è stato bello. Se vuoi dettagli ti do l’indirizzo del blog; ma parliamo del tempo…”): anche perché di emozioni e pensieri posso scrivere ma difficilmente parlo.
Un caro saluto a te, intanto e spero nessun rancore.
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